giovedì 20 dicembre 2012

Testimoniare la fede

È vero che talvolta è molto complicato far comprendere ad una persona che vive la sua religiosità in modo intenso, che sbaglia; è più facile che una persona atea si converta che una persona religiosa ammetta di non possedere una religiosità abbastanza “ortodossa”. Non sempre è così però. Plasmare un cuore in ricerca o guidarne uno capace di ascolto, è cosa più o meno facile. Una persona veramente atea, ancorata nelle sue convinzioni, cinica nei confronti di ogni religiosità, difficilmente riesce ad avvicinarsi a Dio. Ci vorrebbe proprio un miracolo. Prende in giro la persona fedele sulla quale sfoga la sua rabbia verso un Dio che non è quello che lui vorrebbe o che lo interroga troppo su uno stile di vita non conforme ai comandamenti. È lì che si vaglia la fedeltà di un'anima fedele a Dio e ai suoi valori, ma non nascondiamo che non è così facile esserlo. È capitato a me. Quella persona atea non comprende affatto i valori cristiani. Si fanno feste nelle date religiose dicendo poi, che non sa nemmeno che ricorrenza cade in quel giorno... intanto “magna” a non finire... cosa stai festeggiando con quel lauto pasto, allora? Sì, mi viene un grande nervoso, mi verrebbe voglia di sbattergli in faccia tutti i suoi ragionamenti superbi e la conseguenza della morte e giudizio finale di Dio nei confronti della sua anima... Mi salta il grillo in testa. La Chiesa fa numerosi errori, pure il Papa può farli e talvolta questi errori, non nascondiamolo, scuotono vigorosamente le fondamenta della fede. Questa è una realtà e quando ci troviamo davanti ad una persona atea, dovremmo in realtà sapere il motivo per cui lo è. Se la responsabilità è di altri, soprattutto di persone religiose e cattoliche, il giudizio su quest'anima, sarà senz'altro meno vigoroso e la vigorosità di questo, ricadrà proprio su quell'anima impegnata, cattolica, religiosa. Quindi, rimane sempre tutto da valutare, ma rimane pur sempre il fatto che è difficile stare con persone che non condividono la nostra fede religiosa ed arrivano a deriderla, soffocarla... o addirittura tentano di convertirci all'ateismo!!! se non stiamo attenti possono anche farcela. La prima cosa che viene da fare è di reagire impulsivamente: dà fastidio sentir parlare male di Dio e festeggiare ipocritamente feste prettamente religiose semplicemente facendo un lauto banchetto. Dà fastidio sentire rinnegare il nome della Madonna. Viene un rimescolamento interiore che davvero porta a mandare candidamente, ma non cristianamente, a quel paese l'interlocutore. Eppur, bisogna trovare ugualmente la forza di professarsi davanti a queste persone, cristiani convinti, tutto d'un pezzo, che non vuol dire di certo non sbagliare mai... Ma essere cristiani che tentano di percorre la via indicata dal Signore nel migliore dei modi... e qui ci sarebbero tanti esempi. Entrare in questo argomento non ci farebbe più finire di parlare. Questo blog vuole solo trovare la chiave concreta su come affrontare un problema concreto, quale può essere quello del vivere od essere amica/o di una persona atea, anzi fortemente atea. Sulle riflessioni spirituali dei vari punti toccati, parleremo nell'altro blog, Incontro all'infinito. Prima di tutto un prete mi ha consigliato di affidare a Dio nella preghiera queste persone che non credono in Dio. È Gesù stesso che lo vuole. Ha detto inoltre di non fare caso a quello che dicono loro... Mmmm... ok, se prendono in giro me, ma se poi prendono in giro la religione, o meglio, Gesù in particolare, come bisogna reagire????? difficile, davvero molto difficile discernere il vero comportamento da assumere.

domenica 16 dicembre 2012

Nevicata



Sorpresa! La neve a Genova fa capolino poche volte, ma che sorpresa, la mattina del venerdì 14 dicembre! Eccola con tutto il suo candore! Più tardi si è scoperto che nevicava già verso le tre e che si erano già riuniti per far fronte all'emergenza neve... Tutto qua in Liguria diventa emergenza per timore dei brontolii famosi più della tirchieria dei genovesi. Sono foto e video prese dal mio giardino, non sono un  granché ma rendono l'idea. Il peso della neve ha spaccato i rami di alcuni alberi che sono stati rimossi dopo una settimana....
La neve mi piace da morire, ha un fascino particolare quando la si vede poche volte. Mi sono azzardata ad andare a messa ugualmente. I fiocchi battevano freddi sul volto, ma non ho sentito il freddo come i giorni precedenti sferzati da un vento pungente che sembrava voler spazzare ogni cosa. Ho arrancato con le mie fedeli scarpe da ginnastica in mezzo alla neve, cavandomela abbastanza bene, salendo scale, facendo salite e discese... Che fortuna! Appena uscita dalla chiesa la palina degli orari dei bus, segnava che il 36 sarebbe passato fra un minuto... Lampeggiava orgogliosamente e trionfalmente l' 1' sul display della palina, visto che quando nevica, vedere un autobus a Genova, è un po' come vedere un ufo atterrare e  i  marziani invadere la Terra. Ed eccolo con le sue catene alle ruote: stracolmo! Si riesce ad entrare a fatica, ma si riesce. Non sono caduta e non ho accennato a cadere andando a piedi da casa mia in chiesa, scendo dall'autobus e stavo per cadere sul pantano che la pioggia ha fatto sulla neve. Mi aggrappo prontamente ad un ramo dell'albero e riesco ad arrivare sana e salva, un po' infreddolita... Ma Genova con la neve, val bene una passeggiata un po' più faticosa!!!

mercoledì 12 dicembre 2012

Ecco l'albero e il presepe


Anche Genova, nonostante la crisi, si è illuminata a festa. Bellissimo l'albero di Natale di piazza De Ferrari, come si può vedere nella foto, acceso dal sindaco l'otto dicembre, festa dell'Immacolata. Una città vestita a festa, con vie illuminate in modo fine e delicato: i vicoli non si riconoscono più... Complimenti ai negozianti! E' coricato... pazienza!!

domenica 9 dicembre 2012

Verso il Natale


Scusate per la lunga assenza dal web ma ho avuto molto da fare e solo adesso posso scrivere ciò che è accaduto nei giorni scorsi. Oggi è il 18 dicembre, ma il post è datato 8 dicembre perché la foto risale proprio in quel giorno. Ho preso come il solito il treno delle 15.33, in ritardo di 5 minuti, e, arrivata a Principe ho preso l'ascensore invece dell'autobus. Non ce n'era neppure uno, ma ho dovuto aspettare che passasse qualche minuto affinché l'ascensore partisse. Finalmente dopo le quattro, riesco ad arrivare a casa. Avevamo progettato di fare il presepe e l'albero, un segno di festa, significativo, mi pareva opportuno. Se mio padre fosse ancora qui avrebbe voluto sicuramente che si facessero entrambe  seppur i tempi non siano proprio dei migliori da tutti i punti di vista. Non sono di certo delle opere d'arte, ma è importante il segno. Il presepe riproduce il mistero della natività ed averlo sotto gli occhi sempre, induce a riflettere su di esso un po' più spesso. Così, a distanza di anni, io e mia mamma ci siamo ritrovate ad agghindare la nostra casa a festa. E ... valeva la pena di fare due fotografie e un breve video per immortalare la scena!!!

sabato 8 dicembre 2012

Il valore dell'offerta

Importante, importantissimo il valore dell'offerta che dà corpo e significato alla preghiera. Non racconto tutti i particolari, ma mi piace condividere quest'esperienza che forse può aiutarvi. Una persona è particolarmente ostile alla mia famiglia, non a me in particolare. È uscita persino con delle bestemmie pesanti e, in passato si è macchiata di un peccato assai grave. Ebbene, quella mattina, mi è venuto l'impulso di offrire la Comunione per la sua anima insieme con le mie sofferenze. Mi aspettavo delle lotte interiori per mantenere la calma con una persona che ripete sempre le stesse cose... e poi quel fine settimana passato sempre fuori casa che mi pesa da morire e che questa volta coincide con la festa dell'Immacolata che vorrei passare con mia mamma. Ho offerto tutto in anticipo e... mi ha preso un mal di schiena fortissimo che poi è passato dopo 2ore. Tutto per questa persona è questa notte, verso le 2.30 ho sognato mio papà che è morto l'anno scorso e sorrideva intensamente. La faccenda riguardava anche lui. Ciò mi ha spronato ad andare avanti nella mia offerta. È vero che se si offre l'essenziale al Signore, egli domanda sempre di più e fa sanguinare il cuore come sanguinò il cuore di Cristo trafitto dalla lancia del soldato romano... pure il nostro cuore sanguinante farà nascere delle vite nuove...