Lentamente la città si
sveglia. La luce nasce, indora il mare e inonda i palazzi ancora
immersi nel
sonno. La stazione si anima, gente che scruta i
tabelloni, i treni che sbuffano e stridono sulle rotaie. Lentamente
il giorno nasce. Il mare fugge al nostro sguardo e al suo posto si
innalzano alcune montagne. Corrono ai lati del finestrino, mentre
l'azzurro si fa più intenso.
Da Pontedecimo si vede
dominare maestoso il santuario della Madonna della Guardia. Maestoso,
imponente, guarda e protegge la città che sta ai suoi piedi.
Comincia la salita, nella
pace del silenzio, nella tranquillità della natura, mentre il sole
comincia a giocare e a brillare sulle foglie degli alberi. Solo il
cinguettio degli uccellini, il soffio del vento, accarezzano le
nostre orecchie. Nel silenzio s'innalzano le nostre preghiere. È
bella sentire la gioia di poter finalmente pregare la Madonna nel suo
santuario. Tutto qui il mistero delle nostre vite.
Laudato sia nostro
Signore per tutte le bellezze del Creato!
O Maria, ci hai atteso
nell'alto della vetta, accarezzando i nostri pensieri, i nostri
desideri, le nostre ansie e paure. Ci hai attratto a te, voluto ai
tuoi piedi e noi siamo venute a te per pregarti, onorarti ma
soprattutto per ringraziarti per tutti i doni che ci hai fatto... e
sono tanti! Ed è davvero una gioia ritrovarci ai tuoi piedi, poter
partecipare alla Santa Messa, dopo la fatica della salita e la
speranza di poter arrivare in tempo per ricevere la tanto amata
Eucaristia!