Giornate davvero dure. Stamattina mi sono alzata un poco più tardi, alle 7.10, tanto non dovevo andare da S. e poi ero tanto stanca per la grande camminata di ieri. Essendo sciopero generale ieri sono andata e tornata a piedi e nel pomeriggio sono uscita con mia madre. Mi sento un poco nervosa, il dover sopportare le minacce e le ire del signor S. mi hanno un po' sfibrato. E pensare che ieri mattina avevo pregato tanto il Signore per la sua conversione! Certamente, anche per la mia: gli ho chiesto di illuminarmi sul modo da adottare nei suoi confronti, per fargli accettare l'aiuto che gli offrivo e che lui ostinatamente rifiuta. Fino ad avantieri era abbastanza gestibile. Cercavo di fargli giungere l'aiuto nonostante il suo rifiuto, tentando di fare leva sul suo carattere. Fino a quel momento tutto andava bene, nonostante le velate minacce verso chi mi aveva mandato là e aveva più potere di me. Tuttavia si poteva andare avanti, ingoiando rospi e cercando di ingannarlo benevolmente, ovviamente....Dal momento che ha capito che io ero amica della sua nemica tutto è cambiato. È diventato a tratti violento e ieri, se non c'era un parente a fermarlo... non so... Sono nervosa io, figurarsi un vecchietto di 86 anni! Questo lo capisco, ma di fronte alle minacce che poi diventano atti, non ci sto.
Stamattina mi sentivo tanto impotente. Possibile che il Signore non ascolti? Sono andata a messa cercando anche in questo buio di trovare una luce nella fede, di aggrapparmi a Lui, di pensare che prima o poi mi darà un aiuto e permetterà che viva una vita normale, sì, difficile come può essere la vita, ma con difficoltà nel lavoro superabili e non impossibili rischiando anche la vita! Non si sa mai cosa possa frullargli nel cervello. Poi la pace è scesa nel mio cuore, gli ho chiesto di intervenire in qualche modo... E sì, la fede si prova nei momenti più difficili e non quando tutto va bene, altrimenti rimane una fede superficiale, liturgica e basta... Oh Signore affido la mia vita a te... Soccorrimi nella tua bontà...