Oggi comincia il Triduo
pasquale. È terminata la Quaresima ma non mi sembra neanche vero,
passata in preghiera ma freddamente... a me pare senza poi darle il
vero valore che ha. D'altronde, ultimamente, non sento né gioia né
dolore.
Ieri passando per c.so
F., ho visto che c'era un incidente stradale. Sono rimasta
impressionata: l'uomo investito dallo scooter giaceva a terra e,
seppur si potesse muovere, non rispondeva ai militi dell'ambulanza.
Poco più discosto, lo scooter era riverso da un lato, ammaccato e,
accanto, vi era il ragazzo diciottenne che lo guidava. Povero
ragazzo, era sotto shock, e continuava a chiedere di suo padre.
Davanti a tale fatto, ho sentito la mia impotenza e ho meditato con
quanta rapidità la vita possa cambiare. Rafforza la mia meditazione
riportata nell'altro blog su come la nostra vita sia precaria e come
noi siamo ignoranti sulla nostra ora... Il ragazzo, in fondo, non era
in torto perché l'anziano aveva attraversato la strada fuori dalle
strisce pedonali. In quell'evento, tante vite hanno cambiato il loro
corso, a un passo dalla Pasqua, la sofferenza ha bussato
inesorabilmente nelle vite di tante persone. La responsabilità dei
nostri atti è immensa, pure su questa terra. Non dobbiamo
tralasciare questo. La vita va vissuta responsabilmente, stando
consapevoli della serietà e della risonanza che ha nelle vite degli
altri.
Oggi è una giornata
assolata, questo dona pace e gioia... Spero che la cosa si sia
risolta per tutte e due, sia per l'anziano che per il ragazzo....
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