Oggi è una giornata nuvolosa, bigia.
Si sta avvicinando a grandi passi il mese di novembre, il mese dei
morti. Speravo che venisse anche il freddo, non so per quale motivo
mi piacciono molto l'inverno e la pioggia. Quelle giornate bigie che
intristiscono molta gente, nel mio cuore, creano un'atmosfera
bellissima di protezione, attesa e gioia. Strano ma così. Non ho
ancora ricevuto risposta per il lavoro da quell'anziano: siccome ci
sono molte persone che si occupano del caso, la faccenda è slittata
oltremodo. Forse è stato meglio così, altrimenti non avrei cercato
oltre e invece ho mandato tanti altri curricula tramite internet: mi
ha risposto un'azienda che risiede vicino a dove abito e per un posto
niente male. Vedremo cosa accadrà, non posso aspettare in eterno una
risposta per sole due ore al giorno.
A parte questo nella mia mente
s'affollano mille pensieri. Talvolta quando esco, mi sfiorano la
mente, giocano con lei, la riportano ad un tempo andato. Non ho così
tanta nostalgia da voler rivivere il mio passato, sono contenta
dell'età che vivo e, in queste riflessioni, mi ritrovo piena di
ottimismo, senza smarrimento, rimpianti. Tuttavia, nonostante questa
serenità di fondo, alcune volte ritorno al passato e, tutto ad un
tratto, mi ritrovo in un futuro strano, intriso di meditazioni
profonde che conducono il mio cuore ad interrogarsi sulle grandi
domande della vita.
Ieri ho visto A., una mia cara amica
del passato che ho ritrovato in questo presente strano, intrigante e
allettante. Lei, indubbiamente, fa rivivere i ricordi del passato,
abbiamo riso come una volta, ritrovato parole che ci hanno avvolto
come un balsamo delizioso e tonificante. Non abbiamo fatto grandi
cose, ma sono stati momenti che oserei definire magici.
Tali attimi sono stati accompagnati
dalla presenza costante di mio padre, una presenza ovviamente
invisibile, ma piena di pace e gioia...
Ultimamente infatti spesso mi viene in
mente il cimitero, il pensiero che la vita su questa terra non è
eterna ma è un attimo, un soffio. La Bibbia la definiva come il
fiore di campo che spunta al mattino e avvizzisce la sera. Sì, è un
attimo, un respiro che si perde nel tempo... Eppure l'immagine del
cimitero mi rimanda all'icona dell'eternità della vita e m'ispira
fiducia, desiderio di raggiungerla presto, sebbene con un po' di
timore... Riflessioni profonde allora attanagliano il mio cuore...
Mio papà ha già fatto questo salto verso l'eternità...
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