Oggi è una giornata un po' così. È
da tanto che non scrivo su questo blog, poco più di un mese e sono
accadute tante cose. Anche con il vecchietto le cose sono andate
male, non sto a raccontare i particolari per non entrare nel
personale di due persone. Certo, non era la cosa sicura che mi
avrebbe fatto sbarcare il lunario, però era l'occasione giusta per
fare un po' di bene, un po' di soldini e tenere occupata la mia
mattinata senza fare qualcosa di pesante. Poi finalmente l'incontro
con quella della provincia addetta al collocamento dei disabili. Si
parla di fare tirocinio in alcune aziende, per imparare qualcosa di
nuovo e non fossilizzarmi nell'insegnamento. Intanto una scuola
privata inaspettatamente mi ha chiamato per una supplenza. Ci ho
tanto sperato, mi sarebbe piaciuto. È vero che era a tempo
determinato e fuori Genova, non troppo però da poter fare la
pendolare... Sfumata anche quella.
Eppure sento che nel mio cuore, sebbene
siano sfumate tutte le opportunità, la speranza non muore. Pochi
giorni fa' sono andata a confessarmi e il prete mi ha detto che Dio
fa aspettare perché attende per me la cosa definitiva e giusta.
Questa frase è detta a pennello per il mio caso. Sembra fatta
apposta per la mia vita. Alla luce di questa si comprende come mai
sia sfumata anche l'opportunità semplice con il signor S. Non è la
soluzione definitiva per me. Forse davvero Dio sta attendendo di
aprirmi quel portone attraverso cui io voglio vedere la luce filtrare
e non una luce accecante che non ti faccia vedere oltre...
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