venerdì 20 dicembre 2013

Piove...

Oggi piove a dirotto. Ciò che è accaduto con G è finito già nel dimenticatoio, ho altre cose a cui pensare, sicuramente più importanti. Stamattina sono andata un po' più tardi a messa. Pioveva a dirotto e l'aria pareva più fredda dei giorni scorsi. Guanti, cappello, cappuccio del giubbotto tirato su hanno reso i loro preziosi servizi preservandomi dal vento che cercava di trascinare il mio ombrello. Durante la messa mi è venuto L. in mente in modo così prepotente che ho desiderato sapere come stesse. Gli ho mandato un messaggio dal cellulare al quale ha risposto più tardi, oltretutto in un momento molto delicato per me, dicendomi che avevo sbagliato numero. Eppure lo avevo in memoria, non lo avevo ancora cancellato. Anche questo è nulla. Dopo che sono rientrata a casa io e mamma siamo uscite per andare in centro. Pioveva a dirotto, il termometro segnava appena sei gradi. Dopo che siamo uscite dal mercato, mia mamma è caduta rovinosamente a terra. Mi sono spaventata da morire, così come, ovviamente lei. È la seconda volta che accade, ma questa volta mi sembrava avesse sbattuto la testa. Grazie a Dio non è stato così. Però lo spavento è stato grande. La mia glicemia si è alzata immediatamente e la mia mente è tornata a un sogno fatto tempo fa: padre Pio che indicava il suo ginocchio... che spavento, spero che passi presto anche a lei.

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