martedì 14 giugno 2016

Amore

“Ciò che è più importante nella mia vita sei tu, Gesù” mi ripetevo nel silenzio della chiesa, davanti al Tabernacolo. Sì, decisamente sei tu, ma la mia vita spirituale non mi piace, ancora troppo poco impegno, bisogna che io faccia di più, ma cosa?
All'offertorio recito l'offerta al Cuore di Gesù, la mia offerta completa di tutta la giornata. Capisco che la carità, l'amore deve diventare il centro della mia vita, saper offrire ogni istante, ogni attimo. Da tempo avevo pensato a dedicarmi al volontariato, ma sempre la solita storia: la mia precarietà. “Adesso”, ripeto al mio cuore.
Vedo la mia impotenza, la mia incapacità e i desideri, le aspirazioni troppo grandi e troppo audaci. Voglio fare del bene. Troppe volte si è costretti a passare davanti a chi mendica senza poter dare nulla, a volte ho paura che il mio cuore alla fine si indurisca e non provi più niente nei confronti dolore umano. Imploro che non avvenga mai questo, sarebbe la tragedia più grande. Non so per quale motivo mi viene in mente santa Teresina: la santità è vivere con amore ogni istante della propria vita, abbandonarsi nelle mani del Padre. È così. L'amore ha bisogno di uscire dal cuore, sempre. Non può rimanere chiuso nelle sbarre di una prigione fatta tutta di illusioni. Capisco comunque che nessuno di noi può concretizzare nella propria vita questo se non con l'aiuto dello Spirito Santo. Deve essere solamente lui a cambiare il mio cuore, ad amarlo davvero...
Dammi oh Signore questa forza.

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