venerdì 12 luglio 2019

Cammino spirituale

Siamo imperfetti, non c'è niente da dire, ma la cosa che dispiace molto a chi è impegnato in un cammino di perfezione è cadere... nell'imperfezione! Dopo tanto pregare e cercare di migliorarsi, ecco che si cade nelle cose più banali. Come fare? Brucia tanto essere caduti davanti agli altri e su una cosa alla quale si era lavorato parecchio per cambiarla, per razionalizzarla. Allora bisogna ricominciare, se davvero si vuole camminare verso Dio. Sbagliare davanti agli altri è salutare perché insegna l'umiltà e aiuta a comprendere cos'è la vera santità. Sì, perché non sbagliare mai implica la stima altrui o almeno un tornaconto personale e un non inquadrare bene l'identità della vera santità. È l'amore che santifica. Offrire a Dio ogni istante, anche i propri sbagli, unendolo alla vita di Cristo. Non dico di lasciare un cammino di perfezione, ma il sacrificio, l'offerta di questi attimi aiuteranno a sapersi dominare di più... e poi Dio farà il resto. Noi mettiamo solamente l'un per cento, il resto lo farà Dio e se non lo farà, vorrà dire che è per il nostro bene. Ricordiamo san Paolo quando disse che Dio gli aveva lasciato un spina nel cuore... un inviato di satana...“Ti basta la mia grazia”, l'aiuto, l'amore gratuito di Dio per la nostra piccolezza e la nostra imperfezione. Egli ci ama gratuitamente.

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