Per superare certi
difetti, bisogna attuare una strategia di battaglia. Dobbiamo
ricordare le parole di Gesù che affermavano che il Regno di Dio
appartiene ai violenti. Non faceva capo a coloro che fanno del male
agli altri, piuttosto chi si mette in guerra con i propri difetti,
imperfezioni e peccati. Il cammino cristiano è anche questo. Bisogna
affidarsi a Dio, affidargli la propria battaglia, in fondo
nell'Antico Testamento, Dio era prode in guerra. La guerra del Nuovo
Testamento è differente da quella del Vecchio, è stato un crescere
nella consapevolezza dell'identità di Dio fin quando non si sono
create le condizioni favorevoli sia storiche che spirituali del
popolo, per accogliere il Figlio mandato dal Padre. È vero che
apparentemente l'annuncio di Cristo è stato un fallimento, ma in
concreto, poiché vi era la mano di Dio, quella manciata di uomini,
sono riusciti a divulgare la buona novella a tutto il mondo
conosciuto e, quando le scoperte geografiche e scientifiche, hanno
aperto mondi nuovi, non ha avuto più confini. Dio agisce, ma la
storia ci insegna che bisogna combattere e che al nostro fianco ci
sarà Lui che guiderà la nostra mano, il nostro spirito. Ancora il
Nuovo Testamento ci insegna che dobbiamo prima attuare una strategia
per assicurarci di possedere le armi e le forze giuste per
combattere il nemico, il peccato, i difetti. Tanto più sono radicati
in noi, tanto più le ferite sono del tempo della nostra infanzia,
più fatichiamo a debellarle. Allora si va a tentativi, analizzando i
motivi per cui cado in quel difetto e qual è la sua origine. A
seconda di ciò che l'analisi rivelerà al nostro cuore dobbiamo
trovare una strategia mirata. Agli inizi sicuramente il nostro cuore
sanguinerà, poi piano piano si riuscirà a superare quella
situazione. Eh sì, bisogna conoscersi davvero per fare questo lavoro
e pregare tanto di accettarci, perché è possibile che il buon Dio,
nonostante tutti i nostri sforzi ci lascerà con il nostro difetto
perché ci conosce ancor di più di noi stessi e ci serve per avere
l'umiltà.
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