giovedì 17 aprile 2014

Giovedì santo


Oggi comincia il Triduo pasquale. È terminata la Quaresima ma non mi sembra neanche vero, passata in preghiera ma freddamente... a me pare senza poi darle il vero valore che ha. D'altronde, ultimamente, non sento né gioia né dolore.

Ieri passando per c.so F., ho visto che c'era un incidente stradale. Sono rimasta impressionata: l'uomo investito dallo scooter giaceva a terra e, seppur si potesse muovere, non rispondeva ai militi dell'ambulanza. Poco più discosto, lo scooter era riverso da un lato, ammaccato e, accanto, vi era il ragazzo diciottenne che lo guidava. Povero ragazzo, era sotto shock, e continuava a chiedere di suo padre. Davanti a tale fatto, ho sentito la mia impotenza e ho meditato con quanta rapidità la vita possa cambiare. Rafforza la mia meditazione riportata nell'altro blog su come la nostra vita sia precaria e come noi siamo ignoranti sulla nostra ora... Il ragazzo, in fondo, non era in torto perché l'anziano aveva attraversato la strada fuori dalle strisce pedonali. In quell'evento, tante vite hanno cambiato il loro corso, a un passo dalla Pasqua, la sofferenza ha bussato inesorabilmente nelle vite di tante persone. La responsabilità dei nostri atti è immensa, pure su questa terra. Non dobbiamo tralasciare questo. La vita va vissuta responsabilmente, stando consapevoli della serietà e della risonanza che ha nelle vite degli altri.

Oggi è una giornata assolata, questo dona pace e gioia... Spero che la cosa si sia risolta per tutte e due, sia per l'anziano che per il ragazzo....

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