sabato 1 settembre 2018

Post concorso

È cominciato il tempo dell'attesa, un tempo altalenante, fatto di momenti in cui mi
dico che sia impossibile essere presa a tempo indeterminato a momenti in cui mi
ripeto di aver fede e ciò che sembra essere impossibile diventerà possibile. Posso
affermare che tutti i segni che ho chiesto sono stati positivi, tuttavia prevale un po'
l'incredulità. Il segno che avevo chiesto appena uscita dall'orale era positivo; quando
è uscita la graduatoria, presa un po' dallo sconforto, ho domandato al buon Dio di
parlarmi attraverso le mie colleghe del comune... Senza che dicessi altro, mi hanno
fatto i complimenti... Ho chiesto loro esplicitamente se secondo loro avrò la
possibilità di entrare a tempo indeterminato entro i tre anni e loro mi hanno risposto
affermativamente. Ovviamente non posso dormire su sette cuscini, quindi è chiaro
che se non si sbroglierà la situazione e nel frattempo uscirà il concorso statale, farò
pure quello e sarò sicuramente più tranquilla in quanto ho le spalle parzialmente
coperte da quello già fatto. Non so come evolverà la situazione, i segni datomi sono
buoni, tuttavia per adesso sono sullo scetticismo andante e spesso e volentieri mi
ripeto che vedo gli altri superarmi, che non riesco mai a vedere realizzati subito i miei
sogni, nonostante la grande fatica e la grande lotta che ho sostenuto per
riguadagnarmi un posto in questo mondo. Mi sembra che il campo educativo sia la
mia strada, che è quello che il buon Dio desidera da me.

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